Cari Soci,

Eccoci arrivati al momento dell’anno più atteso da tutti i soci del Club Aviazione Popolare: il Raduno nazionale del cinquantesimo anniversario.

Un traguardo che ci rende orgogliosi e al tempo stesso impone una seria riflessione su come mettere al sicuro il futuro dell’Associazione.

Ma prima è giusto festeggiare e farlo in un luogo d’Italia che più baricentrico non potrebbe essere: l’aeroporto Giorgio Franceschi di Foligno (Codice ICAO: LIAF).

Come molti scali italiani anche LIAF ha una lunga storia, ma stavolta ancora più antica perché la città umbra vide volare esperimenti di aerostati militari già nel Settecento, seguiti da quelli di Don Abdon Menecali, il “prevosto volante” che compì “test” volanti intorno al 1857, ben prima dei Wright.

Profetica la frase che scrisse su uno dei suoi disegni di libratore: Quasi piccola Luna o planetoide, l’uomo rimarrà sospeso nell’aria, sarà sovrano del vento come lo è delle onde, vedrà campi, giardini, deserti, nevose vette, fiammanti picchi.”

Il resto della storia aeronautica della città di Foligno, che nel 1907

già ospitò un aeroplano (progettato da Ulivi, collaudato dal sarto Bellatreccia e pagato dall’industriale Micheli), merita molto più di queste righe, come la frase del religioso meriterebbe d’apparire a grandi lettere davanti all’ingresso, un po’ come avviene negli Usa.

Questa, per esempio, quella che accoglie i visitatori innanzi a un aeroporto dell’Ohio, scritta da uno dei primi funzionari dell’aviazione civile Usa: “La pista dell’aeroporto è la strada più importante di ogni città.”

 

Ecco, allora, che l’invito aperto a tutti è quello di atterrare su una delle due piste (17-35), una in asfalto, l’altra in erba, entrambe più lunghe di un chilometro, indipendentemente da che aeroplano amate pilotare.

L’atterraggio sarà possibile anche per i mezzi VDS basici, purché dotati di radio (Torre: 119.550 MHz).

Il programma del raduno rimane quello classico, con lo svolgimento di interessanti seminari aperti a tutti e la presentazione degli aeroplani candidati ai riconoscimenti del CAP, dal premio Rotondi al trofeo Caproni, dal premio Damiani fino al Vignola-Neef.

 

Ci sarà quindi la cena sociale e naturalmente tanti voli e occasioni di socialità. La città di Foligno offre strutture d’accoglienza di ogni tipo e categoria, e per chi volesse portare con sé la propria famiglia, i dintorni non hanno certo bisogno di presentazione, trattandosi della zona d’Italia con il maggior numero di borghi storici.

Infine, non possiamo certo dimenticare la cucina umbra e i suoi sapori. Insomma, gli ingredienti per fare di quello del Cinquantesimo un raduno indimenticabile ci sono tutti, speriamo come sempre nel meteo favorevole e nel contributo di ogni appassionato, a cominciare dalla sua presenza sul campo.

Facendo nostro uno dei motti della NASA: Mostrare per educare e ispirare. Nuove generazioni cercasi.

Sergio Barlocchetti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Post comment