Lotta ai rigurgiti normativi

Cari Soci,

con una regolarità quasi stagionale tornano a presentarsi vecchi problemi burocratici, in realtà risolti da tempo, che non hanno mai trovato le istituzioni pronte a un’azione di aggiornamento efficace e coordinato, con il risultato che taluni funzionari si mostrano tutt’oggi ancorati a regole decadute.

Uno di questi riguarda la vicenda del limite di 12 anni dei motori Rotax, per la quale il CAP sta agendo nell’interesse dei costruttori di Experimental che installano il “912”, faccenda della quale vi terremo informati, mentre un’altra può dirsi finalmente risolta, quella delle radio VHF Comm e del problema “omologazione” e “Tso”. Il problema del Technical Standard Order (Tso) della radio primaria VHF non riguarda più il Ministero dello sviluppo economico (Mise), che fino al 2017 redigeva la celebre lista di apparati omologati in Italia. Essa rimane valida per i modelli presenti, ma non contiene i nuovi tipi di apparati che da quell’anno a oggi sono apparsi sul mercato. Il Mise ha smesso di aggiornare la sua lista perché nel frattempo, seppure in via indiretta (i regolamenti europei percorrono strade lunghissime), l’EASA per reciprocità ha accolto (tra altri) lo standard Tso-C169a della FAA, norma tecnica che deriva dai requisiti della DO-168C valida anche nell’Unione europea, emettendo un suo ETSO di riferimento, ovvero l’equivalente norma di accettazione europea. Lo so, tra tutte queste sigle vien voglia di girare pagina, ma vi chiedo un attimo di attenzione perché ora arriva la buona notizia. EASA ed FAA ritengono necessaria una radio omologata TSO soltanto per velivoli Far/Cs-23, quindi tutti quelli rientranti nell’Annesso 1 della CE 1139/2018 sarebbero esclusi da questa necessità. Ovvero i nostri homebuilt. E tradotta in soldi la regola vale quasi mille euro di differenza risparmiati sull’acquisto. In mancanza (sarebbe troppo bello), di un documento Mise o Enac che chiarisca la faccenda e confermi la non necessità del Tso, al poco aggiornato funzionario che dovesse mostrarsi ancorato ai vecchi regolamenti possiamo far leggere la Determina del Mise stesso, intitolata “Apparecchiature radio conformi alle norme EuroCAE” pubblicata con protocollo “mise.AOO_COM.REGISTRO UFFICIALE.Int.0026478 del 11-04-2018”, la quale all’Articolo 1 si pronuncia favorevolmente e definitivamente per la reciprocità tra il vecchio TSO-C169a americano e lo ETSO 2C-169a europeo. Per completezza va detto che la stessa decisione veniva adottata nella normativa europea ED Decision 2010/010/R del 14/12/2010 che elegge a norma proprio lo ETSO-2C169a dal 21.12.2010. E sono tutte norme che trovate online. Se siete arrivati fin qui a leggere avrete capito che acquistando per esempio una radio Icom IC-220A, nuova o usata, sia essa fornita del modello J-Form 1 o meno (ora riservato a certificare i prodotti aeronavigabili costruiti dalle aziende certificate per la produzione secondo POA), se sulle caratteristiche tecniche viene riportata la compliance alle TSO/ETSO con le relative eventuali deviazioni (vedere online i manuali di uso e installazione della radio stessa, che le riportano sempre), la radio si può installare e deve quindi essere accettata. Ma attenzione: ciò non vale per l’impianto, cavi e antenna, che devono comunque essere sottoposti a Ramp Test.

Ne consegue che dal 2018 non si deve più parlare di omologazione ma di approvazione del paese di origine e dell’EASA, senza più dover ottenere il J Form-1. A completamento della faccenda, e a suffragio del fatto che gli Experimental sono esclusi dal dover montare radio inutilmente costose, la normativa aeronautica europea EASA CS-STAN CS-001 e -001a (Standard Changes and Standard Repairs) Annex to ED Decision 2019/010/R (CS-STAN Iss. 3) – Installation of VHF voice communication equipment – recita: 1. Scambio di apparecchiature di comunicazione (Comm) e, per aeromobili limitati al traffico VFR, anche installazione di apparecchiature Comm. 2. Aeroplani che non sono velivoli a motore complessi con una velocità di crociera massima in condizioni ISA inferiore a 250 nodi, velivoli ad ala fissa non complessi e qualsiasi aeromobile ELA2. 3. Metodi, tecniche e pratiche accettabili – Le seguenti norme contengono dati accettabili da EASA: Circolare consultiva FAA AC 43-13-2B Capitolo 2. Inoltre, si applica quanto segue: (…), l’apparecchiatura deve possedere una spaziatura dei canali di 8,33 kHz e 25 kHz; la potenza di uscita minima specificata per la radio deve essere sufficiente per l’operazione a seconda del livello massimo di volo dell’aeromobile (tranquilli, con 4 Watt è consentito fino a FL250).

Sergio Barlocchetti

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