Cari Soci, qualche settimana fa la presidenza della nostra Associazione ha inviato a tutti gli Incaricati per la Sorveglianza Tecnica (IST) un file Excel da completare indicando quali costruzioni sono in corso, nelle varie fasi, con lo scopo di controllare e uniformare le sorveglianze in atto, dopo che ENAC ci ha imposto di seguire tutte le costruzioni amatoriali italiane, anche quelle dei non soci che prima erano sorvegliati direttamente dall’ente.

Giusta o sbagliata che sia, l’imposizione è tale poiché nonostante le critiche, gli attacchi e le accuse rivolte al CAP da quando siamo un Soggetto Qualificato, nessun’altra realtà nazionale si è affacciata sulla scena per la gestione degli aeromobili ricompresi nell’Annex 1 della legge CE1139/2018.

Una situazione che ci vede nostro malgrado in regime di monopolio e che – lo ribadiamo – non ci piace affatto.

Siamo, infatti, un’associazione il cui scopo è la costruzione amatoriale di aeromobili, possibilmente unito alla diffusione e conservazione della cultura aeronautica, non un’agenzia di pratiche aeronautiche né il surrogato del regolatore, che purtroppo appare sempre più lontano dalla realtà, come hanno dimostrato vicende come quella delle dimensioni delle marche di registrazione.

Per questo motivo saremmo molto più coerenti e felici se potessimo riservare i servizi di sorveglianza tecnica a chi, in prima battuta, aderisce al CAP con la convinzione e l’impegno di imparare a costruire, anche qualora aiutato da esperti.

Non appena la Direzione Tecnica avrà ricevuto le email con il file Excel compilato, all’IST sarà inviato il link alla propria cartella elettronica in cui egli potrà trovare e controllare tutti i suoi dati archiviati presso la segreteria fino a quel giorno.

In tale situazione è quindi importantissimo che ogni IST curi i rapporti umani con i titolari delle costruzioni in corso e di quelle trasmesse all’Associazione da ENAC, ricordando alcuni comandamenti:

  • l’IST non è un “amico confidente” del costruttore, il quale deve arrivare a proporre le soluzioni accettabili studiando e informandosi motu proprio.

  • L’IST non è un graduato di giornata e deve rivolgersi al costruttore amatore con toni (scritti e orali) gentili e professionali, senza mai essere pretenzioso, iper-pignolo né cercando di “allungare il brodo” delle pratiche da completare. L’IST non è un impiegato del CAP, svolge la sua attività pro-bono e con essa contribuisce all’esistenza stessa del sodalizio.

  • L’IST deve garantire il proprio impegno in tempi accettabili, senza farsi inseguire o dimenticare le sue sorveglianze.

  • L’ IST non deve per forza essere un “guru” su ogni aspetto delle costruzioni aeronautiche, può invece studiare a sua volta e sfruttare la rete dei soci per raggiungere la competenza necessaria caso per caso. Può facilmente capitare, infatti, che riguardo qualche impianto o tecnologia un costruttore sorvegliato sia più competente e aggiornato del suo IST e quale migliore occasione per arricchirsi d’esperienza reciprocamente? La precisione nella compilazione dei documenti è essenziale per la rapida conclusione delle pratiche.

Da parte loro, i costruttori siano consapevoli che la responsabilità dell’ IST è notevole e anche loro sovente hanno lavoro e famiglia. È essenziale che il rapporto IST-costruttore sia corretto, sincero e costruttivo da ambo le parti. Ogni comunicazione scambiata dovrebbe venir scritta pensando a facilitare il dialogo.

Parlare di etica nel 2022 ha ancora più senso, specialmente perché spesso cadiamo tutti vittima dell’immediatezza della moderna comunicazione digitale, dove una “emoticon”, se malmessa, può portare a incomprensioni.

Ebbene, l’etica studia i fondamenti che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, leciti, rispetto a quelli ritenuti ingiusti, cattivi o sconvenienti secondo la propria morale.

Ognuno ha la sua, compresi gli ingegneri, i tecnici e i costruttori, e spesso siamo tutti troppo “digitali” nel senso di “zero oppure uno” nelle valutazioni e nelle nostre espressioni.

Dovremmo, invece, ricordare che tutti i (cinque) fratelli Wright erano figli di un pastore che li aveva educati alle letture umanistiche.

Senza le quali non sarebbero mai riusciti a realizzare il loro progetto, né a portarlo in Europa.

Sergio Barlocchetti

Club Aviazione Popolare

via Piave, 36 – 20091 Bresso –

tel. 02 6107142

segreteria@clubaviazionepopolare.org

www.clubaviazionepopolare.org

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