Cari Soci,

Mancano davvero poche settimane al nostro Raduno Nazionale ed è tempo di farsi avanti e proporsi per dare il proprio contributo. Le cose da fare sono molte e ogni aiuto è determinante per accogliere visitatori e piloti, per fornire i servizi essenziali e gestire il parcheggio degli aeromobili come i movimenti su piazzali e prato, sempre con l’occhio alla sicurezza.

Fatta questa raccomandazione, tocca occuparci di due faccende sulle quali occorre fare chiarezza. La prima riguarda la lettera con la quale ENAC, richiamando una norma europea, raccomanda la sostituzione degli estintori di bordo con tipologie ecologiche (!). Ebbene: ricordiamo che secondo EASA sugli aeromobili che effettuano operazioni NCO (Non Commercial Operation), ovvero quelle non commerciali come le nostre, l’estintore non è obbligatorio.

Ciò detto, se comunque volete averne uno a bordo è necessario rispettare gli ultimi aggiornamenti delle normative che il CAP ha già comunicato.

Sempre in tema di regole e norme, c’è ancora confusione per il rinnovo delle abilitazioni SEP.

Il punto è che alcuni soci, per loro comodità, seppur rinunciando a esercitare un diritto sancito da una norma europea, preferiscono farsi trascrivere le marche di aeromobile sulla licenza come avveniva prima della norma CE1139/2018 e del benedetto “Annesso 1”.

La prassi potrebbe però diventare pericolosa perché costituisce un precedente e sappiamo quanto difficile sia avere a che fare con funzionari che spesso si rivelano naif nell’interpretazione e applicazione delle regole.

Arrivando persino a emettere “fogli aggiuntivi” alle licenze per certificare rinnovi che non hanno alcun bisogno di tale procedura.

Sappiamo che ENAC sta lavorando su una nuova Nota informativa al riguardo, e speriamo presto di poter commentare una bozza. Ricordiamo anche che un velivolo Experimental con configurazione o caratteristiche di un “Single Engine Piston” rimane tale anche se con Permesso di Volo e senza documento di navigabilità “ARC”.

Esattamente come qualsiasi aeroplano con più di un motore a pistoni resta comunque un “MEP” e necessita dell’abilitazione Multi Engine Piston per essere pilotato.

Anche se i motori sono tre o sei, anche se la configurazione è Push-Pull come quella del Cessna 337, tanto per intenderci.

Sappiamo che rinnovare ogni anno il MEP è costoso e forse anche inutile per un pilota che effettua molte ore di volo, ma è una norma EASA e tutta Europa la deve applicare.

E noi, a maggior ragione, dobbiamo applicarla laddove un aereo Experimental o Storico con tali configurazioni sia anche stato realizzato prima della stesura della norma Far/Cs-23, del Regolamento Tecnico RAI/ENAC, ricostruito, esemplare storico, eccetera.

I velivoli MEP certificati hanno caratteristiche e prestazioni minime garantite, per esempio il rateo di salita minimo in condizioni di motore in avaria, la velocità minima di controllo stabilita in sede di collaudo, eccetera.

Dobbiamo sempre considerare che se per i soci del CAP la parola Experimental è sinonimo d’orgoglio, al punto di indossare magliette e predicarne i principi, per taluni funzionari di ENAC rappresenta un punto di domanda e un’area “torbida” che è nostro compito mantenere limpida.

Sergio Barlocchetti

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